WRC 9 – Recensione

Puntuale, come l’arrivo delle tasse, ecco giungere l’iterazione 2020 del franchise di WRC che, giunto oramai al nono capitolo e potendosi fregiare della licenza ufficiale del campionato FIA World Rally Championship, punta a perfezionare e ridefinire, per quanto possibile, quanto di buono già fatto con il precedente capitolo della serie. WRC 9, disponibile per PC (esclusiva Epic Games Store), Playstation 4 e Xbox One (a breve arriverà la versione Switch e, più in là, quelle next-gen) ci mette alla guida di bolidi alleggeriti da oltre trecento cavalli, da scatenare e domare, in pieno stile rallystico, per aver ragione, a suon di rilevazioni cronometriche, dei nostri avversari. Siamo dunque davanti ad semplice “more of the same” o ad una vera e propria evoluzione/rivoluzione del gameplay? Scopriamolo insieme.

L’inizio di WRC 9 ci pone, senza fronzoli o preamboli, nel bel mezzo dell’azione, mediante una prova a tempo che servirà al sistema per valutare le nostre competenze rallystiche e decidere quali aiuti alla guida, comunque de-selezionabili singolarmente in seguito, abilitare di conseguenza. Una volta terminata questa “introduzione” dovremo scegliere il percorso da seguire: se esperti, potremo dare direttamente l’assalto al campionato WRC 3, ripiegando altrimenti, se novizi o desiderosi comunque di un periodo di pratica che ci aiuti a metabolizzare le (complesse) dinamiche di controllo della vettura, sul più “tranquillo” WRC Junior, nel quale potremo controllare esclusivamente auto a trazione anteriore, depotenziate rispetto alle loro controparti maggiori, al fine di garantirci una maggiore stabilità e guidabilità.

Oltre alla carriera sullo sterrato, importantissima sarà, per l’economia di gioco, la sezione gestionale presente in WRC 9: saremo dunque tenuti a gestire in prima persona tutti gli impegni di un racing team vero e proprio, dalla pianificazione degli impegni all’ingaggio dei membri della squadra, al potenziamento, mediante i punti derivanti dalle vittorie, dei reparti ricerca e sviluppo, alla scelta dei turni di riposo per migliorare lo stato psico-fisico del personale. Tanta carne al fuoco, collaterale ma essenziale, che riesce a dar vita, ricalcando quanto visto nella modalità My team di F1 2020, ad un gioco nel gioco che contribuirà ad aumentare la già alta longevità del titolo Kylotonn Games.

Un modello di guida evoluto e migliorato rispetto al suo predecessore

Una volta organizzata la squadra, sarà possibile accedere a tracciati dedicati alle prove libere, ad una pletora di eventi speciali, mediante i quali potremo saggiare a fondo meteo dinamico e guida in condizioni estreme (danni al veicolo, guida con pneumatici usurati, etc etc…) e, dulcis in fundo, alla modalità carriera: Partirà dunque dalla modalità WRC Junior la scalata al successo che ci porterà a primeggiare nelle varie categorie per giungere, alla fine delle nostre peripezie, a condurre un bolide ufficiale WRC nel campionato maggiore.

Volante (o pad, nel mio caso) alla mano, WRC 9 presenta un modello di guida evoluto e migliorato rispetto al suo predecessore ma che presenta, nonostante i vari aggiustamenti fatti, qualche incertezza di troppo e una risposta, a livello di realismo, ancora inferiore a Dirt 4 che, in attesa del quinto, imminente, episodio, rappresenta ancora un metro di paragone a riguardo. Premettendo che si dovrà sudare non poco per padroneggiare, soprattutto con il pad, il modello di guida, lo stesso risulta a volte troppo approssimativo nell’effettuazione di staccate mediante freno a mano e, talvolta, la fisica di gioco restituirà feedback leggermente atipici: eccezion fatta per alcuni difetti di controllo, facilmente risolvibili mediante patch di bilanciamento dedicate, il motore fisico mostra comunque un certo carattere, gestendo benissimo situazioni difficili come guida su superfici impervie e contatti con acqua/fango, tentennando invece nella gestione degli impatti con gli ostacoli a bordo pista.

Graficamente WRC 9 si attesta su una sufficienza stiracchiata, migliorando leggermente, ma riproponendo tout-court la grafica della ottava iterazione, gestendo in tranquillità questo che sarà un capitolo di transizione dalla vecchia alla nuova generazione. A tal proposito, sicuri dell’arrivo di WRC 9 sulle prossime console Microsoft/Sony, nulla è stato detto riguardo modalità o costi delle attualizzazioni next-gen: rimaniamo, fiduciosi, in attesa di notizie a riguardo.

Il comparto sonoro risulta, anche esso, nella media, non sfigurando, né brillando per livello dei campionamenti o per qualità della colonna sonora di accompagnamento.

Conclusioni

WRC 9 è un buon gioco di rally, pur penalizzato da qualche incertezza di troppo.

La licenza FIA WRC rappresenta un incentivo non da poco all’acquisto, tanto per quantità e qualità dei percorsi e per la presenza di auto licenziate e di tutti e tre i campionati maggiori, oltre alla modalità WRC Junior.

Una modalità gestionale semplice ma appagante, fa il paio con una carriera automobilistica di tutto rispetto, vessata solo da qualche incertezza di troppo nel motore fisico, che rende solo parzialmente giustizia alle ambizioni del titolo Kylotonn Games.

Graficamente identico alla precedente iterazione, si lancia verso la next-gen con la promessa di un update di cui si ignorano però tempistiche e prezzo.

Un buon diversivo, in attesa di Dirt 5.

WRC 9 è disponibile da GameStop Zing Italia nelle versioni PS4 e Xbox One, e successivamente arriverà anche su Nintendo Switch.

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