Nuova vita per questo storico franchise…
… parola di Egosoft!
Parlare della serie X equivale a fare un viaggio nel tempo di 20 anni, quando il genere spaziale, reduce dai successi di Wing Commander 3 e 4, X-Wing, e chi più ne ha, più ne metta, era all’apice della sua evoluzione e quando questa neonata software house si impose, senza fatica alcuna, in questo genere che, per quanto di nicchia, era riuscito a ricavarsi una buona fetta di aficionados.
Dopo 20 anni le cose sono sensibilmente cambiate: X ha avuto altre 5 incarnazioni oltre la prima, subendo una decrescita di successo parallela a quella del genere di afferenza e, negli ultimi anni, le uniche “avventure spaziali” (che di simulatore spaziale avevano ben poco) che hanno riscosso successo rispondono al nome di Mass Effect. Egosoft, vista l’evoluzione del settore, ha preferito mettere in pausa la serie da oramai 7 anni, badando a raccogliere tonnellate di feedback dagli utenti e cercando di riflettere sugli errori compiuti per poter poi restituire alla community un prodotto all’altezza del blasone della serie originale!
Ed è da queste premesse che nasce X-Rebirth, settima incarnazione di questo brand, in uscita in un non meglio specificato periodo del 2014 in esclusiva (almeno momentanea, stando alle dichiarazioni degli sviluppatori) PC.
“Egosoft ha compreso pienamente gli errori fatti in passato con i precedenti episodi e ha proceduto dunque ad un graduale processo di semplificazione delle dinamiche di gioco in modo da non andare ad inficiare eccessivamente il gameplay e, soprattutto, di non far annoiare il videogiocatore, hardcore o occasionale che sia, in quanto il concetto di open world mal si adatta ad un mondo, quale lo spazio siderale, già di suo immenso e praticamente vuoto.
L’intento della nostra software house è stato quello di creare “densità” nello spazio siderale, in modo da garantire divertimento e rendere, al contempo, accessibile il gioco a tutte le tipologie di giocatori.”
Le quattro parole chiave alla base di X-Rebirth sono: Fight, Trade, Build, Think (Combatti, Commercia, Costruisci, Pensa). In X-Rebirth sarà infatti possibile seguire la main quest del gioco, della durata di 20-25 ore, in tantissimi modi: potrete scegliere di commerciare con altri pianeti, diventare pirati spaziali, costruire immense basi orbitali o fare un mix di tutte queste caratteristiche.
Altresì, se aveste voglia di inoltrarvi nell’esplorazione del vuoto cosmico… beh… scoprireste che non è poi così vuoto e che, anche deviando dalla trama principale, ci sarànno tantissime missioni secondarie che arriveranno fino a quadruplicare la durata effettiva del gioco: per favorire inoltre un livello di accesso ancora maggiore i ragazzi di Egosoft hanno implementato, per la prima volta nella storia della serie, la possibilità di controllare in modo integrale il loro ultimo prodotto con il pad della Xbox 360.
Dalla breve prova che ci è stata concessa, prova fatta però su una build attualmente in stato pre-alpha e quindi altamente incompleta, ho potuto saggiare la bontà del sistema di controllo e l’immediatezza dello stesso, oltre ad una qualità grafica a dir poco spettacolare merito, a detta dei programmatori, sia del motore di gioco che della potenza grafica disponibile sui Pc della corrente generazione!
X-Rebirth è un graditissimo ritorno, un ritorno in grande stile che non potrà far altro che render contenti tutti i nostalgici che, come me, son cresciuti a pane e Wing Commander e che da tempo, troppo tempo, si sentivano orfani di un punto di riferimento in questo multiforme universo del gaming.
Stay tuned per ulteriori updates!
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