20 Giu 2016

Yesterday Origins – Anteprima E3 2016

Los Angeles – Il genere delle avventure grafiche, morto e sepolto da tempo immemore, sta vivendo, grazie anche all’operato di software house quali Telltale Games e (soprattutto) DontNod, una seconda giovinezza. Giochi del calibro di The Wolf Among Us, The Walking Dead o Life is Strange sono la dimostrazione di quanto, in presenza di inventiva e creatività, anche un genere desueto come le avventure grafiche punta e clicca possano essere veicoli trasmissivi di qualità videoludica. I francesi di Microids stanno puntando molto su questo genere, proponendo prodotti di qualità che vadano a coprire trasversalmente un mercato si vuoto ma desideroso di novità non solo in ambito quantitativo ma, soprattutto, di matrice qualitativa. Appunto in questo segmento, quello delle avventure di qualità, viene ad innestarsi, dopo l’attesissimo Syberia 3 (già visto in occasione della kermesse Losangelina) questo Yesterday Origins, creato dagli spagnoli di Pendulo Studios: setting affascinante, trama originale e personaggi atipici sono alcuni degli elementi che ci ben dispongono nei confronti di questo prodotto che abbiamo avuto occasione di osservare in quel di Los Angeles: vediamo come è andata!

Sempre nella Meeting Room Microids abbiamo avuto la possibilità di visionare una serie di trailer attestanti le peculiarità di questo Yesterday Origins e, parimenti al trattamento riservato dagli sviluppatori francesi per Syberia 3, abbiamo assistito a del gameplay in presa diretta da parte degli sviluppatori, elementi che, nonostante il distacco dovuto da una mancanza di feedback diretto, hanno permesso di farci una idea abbastanza chiara su ciò che dovremo attenderci il 29 Settembre 2016, dayone di questa avventura co-sviluppata da Microids e dai ragazzi di Pendulo Studios.

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L’esperienza maturata da questi ultimi nel corso degli anni con Runaway, un nome che qualsiasi appassionato di lunga data delle avventure grafiche ricorderà con devozione quale ultimo esponente di un genere fino a poco tempo fa in via di estinzione, è lampante e traspare da qualsiasi dettaglio realizzativo di questo Yesterday Origins. Rispetto al suo illustre progenitore riscontriamo il passaggio ad un motore grafico più evoluto, vista anche la necessità di donare al titolo un appeal grafico che permettesse lo sbarco sui lidi Microsoft e Sony, la cui caratteristica principale è di essere quasi completamente in 3D. Quasi completamente perché, a differenza di Syberia dove tutto è modellato e renderizzato in 3D, qui si assiste ad un prodotto ibrido dal gameplay 2D impiantato in un mondo di gioco 3D, donando dunque profondità al prodotto oggetto di questo “lifting” non snaturando, al tempo stesso, le linee peculiari del pedigree dei prodotti Pendulo Studios. Il look dei personaggi, a dimostrazione di ciò, mantiene un approccio sempre “fumettoso”, scelta indubbiamente appagante che va a stridere, in maniera diametrale, con l’impianto narrativo di Yesterday Origins. Dove infatti, con Syberia 3, ci si inoltra nell’ambito della narrazione di avventura, alla stregua di un Indiana Jones qualsiasi, il comparto narrativo di Yesterday Origins fa di tutto per distaccarsi quanto più possibile dagli stilemi attuali e di massima diffusione: Yesterday Origins segue le ombre di Gabriel Knight: Sins of the Fathers. Paragone ingombrante, lo so, ma che viene ampiamente giustificato dalle scelte narrative e da dinamiche di gameplay che porteranno i più deboli di stomaco a distogliere per più di qualche secondo lo sguardo dallo schermo per la crudezza dei temi trattati.

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John Yesterday e sua sorella sono i protagonisti di questa avventura grafica firmata Pendulo Studios, una avventura che si dipanerà dai tempi della santa inquisizione spagnola fino a quelli moderni, tessendo incroci narrativi che trarranno ispirazione a piene mani dall’esoterismo, dalla cabala e dalle pratiche oscure del settecento spagnolo: John e la sorella sono immortali a causa di un rituale oscuro operato su di loro, rituale che permette si la loro morte, ma una eterna dannazione dovuta ad un continuo ritorno, una risurrezione sistematica che porterà, almeno nel caso di John, a perdere completamente la memoria ad ogni iterazione dell’evento suddetto. La storia inizia con John accusato di stregoneria e condannato al patibolo dall’inquisizione spagnola: relegato in prigione in compagnia di un maiale, anche lui considerato dai religiosi ispanici emissario del demonio e dunque meritevole di morte, proverà ad evadere dalla sua cella inoltrandosi, tra preti deformi ed altri abominii della natura, nelle sorgenti del male stesso, cercando di trovare una soluzione alla sua dannazione. Già dall’incipit capirete quanto malata sia la concezione della trama principale di Yesterday Origins e quanto affascinante, per quanto innegabilmente settoriale, sia il prodotto in corso di realizzazione da parte dei ragazzi di Pendulo Studios.

L’impianto di gioco fa riferimento agli standard delle avventure grafiche punta e clicca: l’esplorazione del mondo di gioco ci porterà in contatto con elementi con cui potremo interagire e che potremo includere nel nostro inventario: solo una debita azione sul mondo di gioco (e sui personaggi del mondo di gioco, anche essi “esplorabili” in 3D e oggetto di combinazione con gli elementi del nostro inventario) ci permetterà di venire a capo dei molteplici enigmi che ci troveremo davanti. Anche qui, però, in puro stile di occultismo e ritualità oscura, molte delle azioni che ci troveremo a compiere saranno di “difficile digestione”: scaldare un ferro per far urlar dal dolore un maiale e trafiggersi un braccio con un mezzo di tortura medioevale al fine di raccogliere il proprio sangue sono solo alcune delle azioni che fanno capire quanto “malato” sia il gameplay, al livello, per lo meno della concezione semantica narrativa del gioco in oggetto.

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La realizzazione tecnica, parimenti a quanto visto per Syberia 3, presta il fianco a più di qualche critica: pur ammettendo di trovarci davanti ad un prodotto in embrionale fase di sviluppo, è innegabile che vedere tutti i difetti di clipping o difficoltà nell’esaminare gli oggetti dell’inventario e del mondo di gioco (difetto che va dunque ad intaccare le dinamiche basilari di gameplay di questo Yesterday Origins) è imbarazzante, anche considerando che il videogioco oggetto di questa anteprima dovrebbe uscire tra poco meno di tre mesi.

Yesterday Origins segue le orme di Gabriel Knight: Sins of the Fathers

Yesterday Origins, che rivestirà il ruolo sia di prequel che di sequel per il progenitore Yesterday, prodotto targato Pendulo Studios risalente al 2012, mostra quanto i ragazzi della software house spagnola abbiano lavorato per effettuare quel salto qualitativo che potrebbe proiettarli tra le grandi del settore. Potrebbe, per l’appunto, perché questo Yesterday Origins, al netto di una storia intrigante e dannatamente matura, personaggi carismatici ed un impatto grafico di sicuro appeal, non convince del tutto per via delle enormi limitazioni tecniche della build mostrataci. Se i ragazzi di Pendulo studios, coadiuvati dal co-sviluppatore Microids, riusciranno nell’operazione di ripulitura ed ottimizzazione codice in tempo per il dayone, fissato per l’oramai imminente 29 settembre 2016, potremmo avere tra le mani una avventura di serio spessore e di gran caratura: non rimane dunque che attendere, pazientemente, questi tre mesi che ci separano dal dayone, fiduciosi riguardo l’operato della software house francese e rimandando dunque un giudizio definitivo in fase di recensione.

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E3 - 2016 - Anteprime