18 Feb 2019

Yoshi’s Crafted World – Anteprima

Se avete giocato l’ultima scampagnata su Wii U di Yoshi, Woolly World, con Crafted World vi sentirete a vostro agio, anche in questa nuova incarnazione per Nintendo Switch: le meccaniche di base sono fondamentalmente simili, tra nemici da ingoiare e trasformare in “proiettili”, uova da lanciare contro nemici ed elementi delle ambientazioni, tonnellate di segreti.

È un platform delizioso, a scorrimento orizzontale, abbastanza classico, e da quanto abbiamo potuto provare, appagante e divertente, soprattutto per i collezionisti maniacali. La differenza però non è solo la sostituzione 1:1 della lana con la carta. Quella, già di per sé sarebbe un motivo valido per valutarne l’acquisto, vista la grande cura riposta da Nintendo, come da tradizione, nell’assemblare un mondo di gioco e dei livelli apparentemente carini e coccolosi, ma dal design calibrato al millimetro: la sensazione di trovarsi in un complesso e intricato diorama è palpabile, enfatizzata dalla mondanità degli oggetti utilizzati per assemblare ponti, archi, e piattaforme, tra cannucce, nastro adesivo, cartone, insomma, un vero e proprio Art Attack alla Muciaccia.

La spontaneità di un bambino si fa però da parte quando ci si addentra lungo il percorso, che non è più mono-dimensionale, ma che si sviluppa su tre piani differenti, uno dietro e uno davanti quello principale. È una trovata che non solo dona maggiore profondità visiva, ma anche e soprattutto ludica, perfetta per offrire puzzle ambientali non sempre così scontati, e per donare qualche grattacapo a chi vuole provare a conquistare tutte le monete (a proposito, quelle rosse riveleranno la loro essenza solo dopo averle prese: nel dubbio, dovrete insomma prenderle tutte) e le immancabili margherite, per raggiungere aree e sentieri apparentemente bloccati.

Nei primo dei tre livelli provati, sorta di tutorial, pareva tutto abbastanza banale: wow, una biforcazione che porta in realtà nello stesso punto, che novità elettrizzante! Eppure è bastato passare a quello successivo per capire le possibili applicazioni che una simile struttura è in grado di offrire: ponti da “srotolare” tramite sequenze di azioni non così scontate, ostacoli da aggirare in vari modi e così via.

Ma è anche ciò che si trova al di là e al di qua del piano principale, non percorribile a piedi, a rendere ancor più stimolante e divertente la caccia al 100% in ogni livello: sullo sfondo, in lontananza, o in un angolo dello schermo, succede e c’è di tutto, da monete e margherite occultate da cartonati di cespugli e mucche, a Tipi Timidi colorati e ben nascosti, pronti per essere colpiti con le fide uova di Yoshi.

Una volta compreso questo meccanismo, finirete col passare buona parte del tempo a mirare su qualsiasi elemento dell’ambientazione, ma tranquilli: il cursore cambierà colore quando potrete effettivamente sparare su qualcosa, quindi non dovrete sprecare inutilmente uova (anche perché non crescono sugli alberi, ma dovrete ricaricare le “munizioni” mangiando nemici o colpendo apposite scatole).

Aguzzare la vista e prestare molta attenzione a ciò che succede non solo in primo piano, ma anche le retrovie, diventa quindi cruciale per poter spolpare pienamente ciò che Yoshi’s Crafted World ha da offrire. Ma non sono le uniche attività collaterali che abbiamo potuto provare (quelle che rendono la progressione verso il traguardo, di per sé abbastanza lineare e semplice – almeno per ora –, molto più godibile e stimolante per i giocatori più esperti): le classiche nuvolette col punto interrogativo nascondono, oltre a monete e cuori che ripristinano la salute, anche delle veloci sfide a tempo, un antipasto di quelle di fine livello che sono invece qualcosa di molto più intrigante.

Al termine di un livello ci è stata infatti offerta la possibilità (assolutamente facoltativa) di tornare indietro e dare la caccia a dei mini-Poochy (sì, torna anche lui, e oltre ad essere cavalcabile, vi permetterà di raccogliere monete e margherite per voi irraggiungibili), in una versione dello stesso completamente ribaltata: la telecamera cambia lato, di ogni elemento vediamo il retro (etichette delle bottiglie e dei cartoni del latte utilizzati per realizzare strutture e ostacoli, oppure lo scotch che tiene insieme fili e nuvolette di carta), e oltre ad avere un nuovo obiettivo, possiamo anche scovare margherite e monete ignorate o non viste al primo giro.

Yoshi’s Crafted World nasconde qualche asso nella manica non indifferente

Non ci è ancora chiaro se sarà possibile affrontare ogni livello in questo modo, anche liberamente, o solo prendendo parte a queste attività extra, lo scopriremo solo nel gioco completo. Di certo, a poter essere affrontati liberamente sono tutti i livelli in compagnia di un amico: la cooperativa è drop-in/drop-out, il che significa che in qualsiasi momento il vostro Player 2 potrà scollegare il suo Joy-Con senza costringervi al restart.

Interessante la possibilità di salire in groppa all’altro giocatore e coordinarsi per diventare una vera macchina da guerra (chi è in sella può solo sparare, chi trasporta può solo muoversi e saltare), anche se ci vuole un po’ di pratica per padroneggiare il tutto.


Dietro una semplicità e una formula apparentemente già viste e scontate, Yoshi’s Crafted World nasconde qualche asso nella manica non indifferente. Non è solo delizioso da vedere, col suo stile irresistibile (anche in questa veste “cartacea”), ma anche da giocare, con i suoi mille segreti ed extra che promettono di offrire una sfida non così banale ai perfezionisti.

Insomma, non solo un platform semplice e colorato: la nuova avventura di Yoshi sembra davvero essere qualcosa di più. Potete provarlo voi stessi scaricando la demo dall’eShop.

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